La leggenda del

MONTE DELLE FATE

Ai tempi aurei di Saturno, quando i coloni ausoni saltavano sopra otri gonfi d'olio, unti d'olio invocavano Bacco con liete canzoni paesane, i nostri monti erano rivestiti di sacre querce.
La sera le fate, vaghe fanciulle che venivano dal seno dei fiumi...., salivano in coro all'ombra dei boschi e sui monti sorvolavano appena sopra le sacre querce insieme alle altre divinità.
Venere leggiadra guidava la danza delle fate nel cielo stellato.
Ma un giorno i sacri boschi furono profanati e tagliati, mentre le fonti e i fiumi contaminati.
Allora le fate fuggirono e piangendo si nascosero nelle caverne.